Fortunatamente, però, da oggi c’è un formidabile strumento in più. Il sito web Cantiere terzo settore (www.cantiereterzosettore.it), è online in versione totalmente rinnovata con più contenuti, nuovi format, guide, focus tematici, video, documenti e altro ancora. Un’iniziativa a cura di CSVnet, l’associazione dei Centri di servizio per il volontariato, e del Forum Nazionale del Terzo Settore. Un grande progetto di comunicazione su cui le due organizzazioni investono insieme per divulgare e rendere accessibile – gratuitamente e a tutti – la normativa per il non profit.
Tra le novità più importanti del Cantiere, una guida al registro unico del Terzo settore e una serie di focus tematici curati da esperti del settore. In più, tutta la normativa aggiornata – completa di circolari e atti normativi ufficiali – e il monitoraggio legislativo dal Parlamento, dalle Regioni e su eventuali normative speciali.
I nuovi contenuti si aggiungono a un notiziario dedicato ai decreti in uscita, alle note del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ai documenti ufficiali utili a una corretta applicazione della legge, con approfondimenti su temi specifici, riflessioni e tutte le informazioni sui provvedimenti che interessano il non profit oltre la riforma. Il sito sarà un cantiere aperto e si arricchirà presto di nuovi materiali multimediali, podcast, infografiche, interviste, l’agenda con i principali eventi, le scadenze da non dimenticare e una cassetta degli attrezzi per chi lavora nel terzo settore.
L’intento è di affiancare enti e professionisti nelle prossime sfide aperte dalla riforma del Terzo settore avviata nel 2016, e che proprio nei prossimi mesi entrerà nel vivo con l’attivazione del registro unico nazionale del Terzo settore. Oltre a spazzare via gli strumenti di registrazione territoriali e rendere ancora più trasparente l’attività degli enti del Terzo settore, infatti, il registro renderà operativo buona parte dell’impianto normativo previsto dalla legge delega e dai relativi decreti. Potenzialmente coinvolte in questo cambio di passo, oltre 350mila organizzazioni non profit presenti in Italia, ma anche i funzionari della pubblica amministrazione e tanti professionisti che supportano gli enti, come commercialisti, avvocati, notai. Da qui la scelta di uno strumento totalmente gratuito che sappia parlare in modo autorevole agli esperti ma anche orientare i dirigenti delle organizzazioni che non hanno dimestichezza con il linguaggio tecnico-giuridico.